”L’arte di essere fragili” di Alessandro d’Avenia.

 Editore: mondadori 

Collana: scrittori italiani e stranieri 

Edizione : 1

Anno edizione : 2016 

Pagine :216 p.

Consigliato : si

 

DESCRIZIONE:

Esiste un metodo per la felicità duratura? Si può imparare il faticoso mestiere di vivere giorno per giorno in modo da farne addirittura un’arte della gioia quotidiana?” Sono domande comuni, ognuno se le sarà poste decine di volte, senza trovare risposte. Eppure la soluzione può raggiungerci, improvvisa, grazie a qualcosa che ci accade, grazie a qualcuno. In queste pagine Alessandro D’Avenia racconta il suo metodo per la felicità e l’incontro decisivo che glielo ha rivelato: quello con Giacomo Leopardi. Leopardi è spesso frettolosamente liquidato come pessimista e sfortunato. Fu invece un giovane uomo affamato di vita e di infinito, capace di restare fedele alla propria vocazione poetica e di lottare per affermarla, nonostante l’indifferenza e perfino la derisione dei contemporanei. Nella sua vita e nei suoi versi, D’Avenia trova folgorazioni e provocazioni, nostalgia ed energia vitale. E ne trae lo spunto per rispondere ai tanti e cruciali interrogativi che da molti anni si sente rivolgere da ragazzi di ogni parte d’Italia, tutti alla ricerca di se stessi e di un senso profondo del vivere. Domande che sono poi le stesse dei personaggi leopardiani: Saffo e il pastore errante, Nerina e Silvia, Cristoforo Colombo e l’Islandese… Domande che non hanno risposte semplici, ma che, come una bussola, se non le tacitiamo possono orientare la nostra esistenza. La sfida è lanciata, e ci riguarda tutti: Leopardi ha trovato nella poesia la sua ragione di vita, e noi? Qual è la passione in grado di farci sentire vivi in ogni fase della nostra esistenza? Quale bellezza vogliamo manifestare nel mondo, per poter dire alla fine: nulla è andato sprecato?

 

RECENSIONE:

Avete mai provato quella sensazione di dispersione , quell’ impressione di sentirti solo tra un milione di persone , di essere sbagliato , diverso , di non essere abbastanza, di avere troppi dubbi, di avere troppe incertezze ?

Avete  mai provato quella sensazione di disordine , quella sensazione di paura di rimanere soli, di non essere accettati? Vi siete ma posti la domanda del perchè esistiate ? Vi siete mai chiesti come si possa essere sempre felici ? 

 

Queste sono domande che almeno una volta , tutti noi , ci siamo posti. Queste sono domande alle quali non diamo risposta , ma per sbarazzarcene , passiamo avanti , ignorandole, tenendoci così tutto dentro , senza un valido motivo .

L’arte di essere fragili , è un libro che affronta tutto ciò , in pagine , dando     spiegazioni e mezzi , che possono condurci alla felicità quotidiana , alla chiarezza nel nostro io , alla sicurezza. L’opera parla di come il professor d’Avenia abbia trovato spiegazioni alle sue domande in un personaggio , che noi tutti giudichiamo pessimista e sgradevole , Giacomo Leopardi. Quest’ultimo da sempre è stato considerato il topo di  biblioteca della piccola Recanati , colui che imparò da solo tutte le lingue che si dovevano conoscere , colui che opera il pessimismo ,a l centro di tutto , come la vera essenza di vita, la vera strada . E’ sempre colpa dell’uomo e del suo disinteresse , ma allo stesso tempo è colpa della natura , la cara e vecchia madre che ci abbandona nei momenti difficili. Questo è Leopardi, per tutti noi. Per fortuna c’è anche chi vuole mostrarci quel personaggio da un altro punto di vista , facendoci notare particolari , che quasi nessuno aveva mai notato. Uno di questi uomini è sicuramente  Alessandro d ‘ Avenia , professore di lettere  in un liceo Milanese , che attraverso i suoi scritti ci permette di vedere oltre  la siepe , oltre l’infinito.Simbolicamente , l’opera può essere suddivisa in quattro parti, così come la nostra vita  e può essere considerata un vero romanzo epistolare , nel quale l’autore immagina di scrivere lettere al grande personaggio  della letteratura italiana dando risposte alle tante domande di adulti e adolescenti.

  1. Adolescenza o arte di sperare.
  2.  La maturità o arte di morire .
  3. La riparazione o arte di essere fragile .
  4. il morire o arte di rinascere 

Queste sono le principali suddivisioni fatte dall’autore  che rendono il libro davvero unico. Lo stile utilizzato è elegante , semplice e significativo  e alla fine quello  che ne scaturisce  è una gran voglia di riprendere in mano la propria  vita  per renderla un capolavoro nell’essere fragile  .

INCONTRO NAPOLI DELL’ARTE DI ESSERE FRAGILE:

Il teatro è parola in azione. Per questo Alessandro D’Avenia ha deciso di portare gratuitamente in giro per l’Italia la bellissima storia di Leopardi e delle età della vita, che Leopardi seppe definire meglio di chiunque altro perché fu costretto a viverle più in fretta, più in profondità. Ogni tappa è un’arte da imparare: adolescenza o arte di sperare, maturità o arte di morire, riparazione o arte di essere fragili, morire o arte di rinascere. Tutto questo attraverso una Narr-Azione. Non si tratta di un monologo teatrale, di una parte recitata, ma di una parola che di volta in volta si nutre dei luoghi e degli incontri con le persone, diventando un racconto sempre nuovo, quante sono le serate.Io ho avuto la fortuna di partecipare a questo incontro , che oggi posso descrivere con un unica parola , stupendo.

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8 thoughts on “”L’arte di essere fragili” di Alessandro d’Avenia.

  1. Roberto Vadacca says:

    A me e’ piaciuto. Il testo e’ molto impegnativo e la recensione doveva essere cosi” come e’ stata fatta! Consiglio il libro.

  2. Anonimo says:

    Complimenti Ilaria sei riuscita molto bene a sintetizzare tutto il testo e a metterlo a nudo a noi adolescenti e opinionisti che non sapevamo di trovarci davanti un esistenza cosi complicata da poter essere associata alla splendida poesia di Leopardi

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